Tre lezioni per approfondire la complessità del conflitto nelle nostre società, la sua portata distruttiva e per capire come la mediazione può riparare le lacerazioni e i silenzi assordanti del nostro mondo.
Quella umana è anche storia di conflitti, violenze feroci e indicibili. La cura non può che essere la parola che prova a rispondere a domande lasciate aperte.
In questo corso rifletteremo su tre casi storici di conflitto violento: gli Anni di Piombo in Italia, l’Apartheid in Sudafrica e la guerra civile in Colombia. Attraverso essi, indagheremo le cause profonde, antropologiche e sociologiche dei risvolti della violenza, del terrore e dell’oppressione, e percorreremo le strade tracciate dalla resilienza, dal dialogo e dalla giustizia riparativa.
Adolfo Ceretti è Professore Ordinario di Criminologia e docente di Mediazione reo-vittima nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È Segretario Generale del Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale. Nel 2021 è stato nominato dalla Ministra della giustizia Marta Cartabia quale Coordinatore del Gruppo di lavoro per l’elaborazione degli schemi di decreto legislativo recanti la disciplina organica della giustizia riparativa. Tra le sue ultime pubblicazioni: Il diavolo mi accarezza i capelli. Memorie di un criminologo (con Niccolò Nisivoccia, il Saggiatore, 2020); insieme a Marta Cartabia ha scritto Un’altra storia inizia qui. La giustizia come ricomposizione (Bompiani, 2020); nel 2022 ha pubblicato Io volevo ucciderla. Per una criminologia dell’incontro, (con Lorenzo Natali, Raffaello Cortina).
Come si finisce una guerra civile che dura da più di sessant’anni? Una risposta possibile ce la fornisce la Colombia, un Paese attraversato da un conflitto civile lunghissimo e sanguinoso, fiaccato da una difficile guerra al narcotraffico, e che tuttavia ha trovato nella sua società le risorse per costruire una pace inaspettata.
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